Un motto molto in voga tra le aule dei Tribunali recita che la società perfetta è quella costituita da un numero dispari di soci inferiore a tre…

Quello che a prima vista può apparire come una battuta di spirito nasconde, in realtà, uno dei problemi più diffusi e di difficile soluzione nell’ambito della vita delle imprese costituite in società.
Quando si inizia un’avventura imprenditoriale, normalmente l’entusiasmo regna sovrano ed i protagonisti si focalizzano solo sul business tralasciando aspetti molto rilevanti che, prima o poi, tornano inevitabilmente a galla.
Spesso infatti, per rispetto reciproco, motivi familiari, o semplicemente per non voler offendere nessuno l’avventura inizi con due soci al 50%.
Ma questo disegno societario, che presuppone l’unanimità dei consensi dei soci per il funzionamento dell’azienda, può condurre, e accade molto più spesso di quanto si possa ritenere, ad uno stallo decisionale e alla paralisi dell’attività.
In poche parole se i due soci non hanno la stessa opinione in merito ad una decisione strategica come l’acquisto di un macchinario, l’assunzione di un collaboratore, il cambio di un fornitore primario o l’apertura di una nuova linea produttiva, il rischio concreto è quello che l’azienda si paralizzi e muoia.
«Volevo distribuire il dividendo per poter aiutare mia moglie ad aprire un negozio ma alla fine abbiamo deciso di non farlo perché il mio socio non era d’accordo».
«Volevo investire in quel macchinario 4.0 per poter lanciare la nuova linea produttiva che rappresenta il sogno della mia vita, ma alla fine abbiamo deciso di non farlo perché il mio socio non era d’accordo».
«Volevo aumentare il mio compenso annuo di amministratore, ma alla fine abbiamo deciso di non farlo perché il mio socio non era d’accordo».
Un esempio di tale contrasto insanabile che è sorto alla ribalta delle cronache è proprio quello della vicenda societaria che vede coinvolti Fedez e Luis Sal, soci al 50% della società che detiene i diritti della società Muschio Selvaggio Srl.
Risulta semplice intuire come queste situazioni, a lungo andare, possano condurre ad un dissidio insanabile tra i soci che porta alla peggiore delle situazioni possibili:
L’azienda è sana, florida ma tra i soci regna il disaccordo, non si riesce più a prendere nessuna decisione e si giunge quindi allo snodo cruciale: Quale dei due soci potrà acquisire la totalità o la maggioranza delle quote societarie in modo da garantire la continuità aziendale?
E di solito a questo punto inizia una causa…
La prassi societaria ha elaborato alcuni meccanismi risolutivi dai nomi evocativi come la clausola “Russian Roulette” o la clausola “Texas Shoot Out” che si propongono di definire una soluzione per evitare lo scioglimento della società.
Ciò che è fondamentale sapere è che questi meccanismi, per essere veramente efficaci, devono essere acquisiti dalla società direttamente nel momento in cui questa viene costituita o, al più tardi quando ancora i soci sono in buoni rapporti.
Per questo crediamo sia assolutamente fondamentale per le aziende disporre degli strumenti legai adeguati ed effettuare un check up relativo alla loro situazione societaria e per far ciò abbiamo sviluppato il progetto “Avvocato in azienda”.
Se volete maggiori informazioni o volete verificare lo stato di salute societaria della vostra azienda lasciate un commento.

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